COS’È LA PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
Nel corso della vita, a tutti può capitare di trovarsi in un periodo difficile. I dubbi esistenziali ci assalgono, l’angoscia aumenta, l’ansia stravolge le giornate e finisce che ci sentiamo soli e smarriti. Inizialmente cerchiamo di trovare da soli le risposte alle nostre domande: a volte ci riusciamo, e ne siamo felici, ma altre volte questo tentativo non funziona. Abbiamo quindi bisogno di essere rassicurati e supportati da una persona esterna, che sappia accogliere, ascoltare e aiutarci a dare un senso a quello che ci sta succedendo. Abbiamo bisogno di uno Psicoterapeuta.
Iniziare una Psicoterapia significa scegliere di fare qualcosa di concreto per stare meglio: fermarsi, sentire i propri bisogni, dedicarci del tempo e investire su di noi, mettendoci in primo piano nella nostra vita. Il professionista ascolta attivamente, non giudica e non consiglia, ma accompagna la persona a trovare il suo personale modo di lasciar andare la sofferenza e fare pace con i propri “dolori antichi”.
L’ALLEANZA TERAPEUTICA
L’alleanza terapeutica è il legame di fiducia che nasce e si sviluppa tra il paziente e il terapeuta, entro il quale la persona riesce a parlare intimamente di sé, dei suoi problemi, della sua sofferenza, a liberarsi dai pesi che spesso non si riescono a dire nemmeno alla famiglia, agli amici e a se stessi. Questa relazione è alla base del processo di cambiamento.
IL QUANDO DELLA PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
Le persone si rivolgono allo psicologo per un sostegno o un confronto, in particolare quando si trovano in difficoltà ad affrontare una grande sofferenza o una perdita, oppure attraversano un momento di blocco rispetto al progetto di vita.
Si può sentire questa esigenza ad esempio nello svincolo dalla famiglia di origine, quando la relazione sentimentale crea disagio, quando i rapporti interpersonali non sono soddisfacenti, oppure nel momento in cui ci accorgiamo di non riuscire a gestire serenamente le nostre giornate.
Il disagio psichico ed emotivo può generare problematiche correlate, come disturbi d’ansia, attacchi di panico, depressione, paure e fobie o problemi psicosomatici (per esempio dolori, difficoltà digestive, tic, dermatiti).
Qualche volta le difficoltà che sentiamo sono improvvise e traumatiche e ci paiono contingenti agli accadimenti della vita (un licenziamento, una perdita, un trauma, una violenza, un litigio, una brutta separazione), altre volte notiamo che non riusciamo più a sopportare situazioni relazionali che paiono accumularsi assieme a “mali antichi” legati alla propria famiglia di origine e a esperienze del passato che sembrano “ritornare” anche nel presente.
GLI OBIETTIVI
La psicoterapia individuale ha l’obiettivo di alleggerire i disagi che compromettono il benessere e la qualità della vita.
Il terapeuta accompagna la persona nell’individuare le connessioni tra il proprio mondo interno e il mondo esterno, aiutandola a comprendere quale sia l’origine del suo disagio, a elaborare le eventuali situazioni irrisolte, e ad alleggerire i propri schemi disfunzionali.
Questo lavoro permette di liberare le risorse e le potenzialità della persona, attivando cambiamenti che possono portare a ritrovare un equilibrio emotivo e una leggerezza che sembravano persi, dando nel contempo un senso a ciò che sta succedendo.
La psicoterapia individuale è suggerita per le problematiche emotive e relazionali che minano il benessere personale, in particolare per:
• Disturbi d’ansia
• Attacchi di panico
• Disturbi dell’umore
• Difficoltà relazionali
• Depressione
• Problemi legati allo stress
• Abbassamento dell’autostima e dell’autoefficacia.
IL COME DELLA PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
A seconda della storia personale, della complessità di lavoro e degli obiettivi che la persona si pone, le sedute saranno fissate con una periodicità che può essere settimanale, quindicinale o diversa, e sarà sempre concordata direttamente con il paziente.
A CHI SI RIVOLGE
La Psicoterapia individuale naturalmente si rivolge non solo a chi ha una sofferenza emotiva, ma anche a chi sta bene ma desidera stare ancora meglio, ad esempio a chi sente di non essere riuscito ad esprimere appieno se stesso e desidera conoscere le proprie potenzialità inesplorate, oppure ai ai genitori per una genitorialità maggiormente consapevole.